Il Gelsaia nell'Atlante Mondiale Wine Grapes |
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Chissà se Jacopo Agostinetti, il buon fattor di villa nato nel 1597 a Cimadolmo (TV), immaginava che il Raboso, citato nei suoi Cento e dieci ricordi come il Vino nero per Venetia, sarebbe stato apprezzato e consigliato agli estimatori del buon Vino di tutto il mondo?
Oggi infatti Jancis Robinson, autorevole winewriter e Master of Wine conosciuta a livello mondiale, la collega Julia Harding e José Vouillamoz, botanico e genetista dell'uva, danno testimonianza di questo storico vitigno dedicandogli una pagina nel loro atteso Atlante Mondiale "Wine Grapes": ![]() IL Raboso DEL PIAVE ... Negli anni 50 e 60 del Novecento c’è stata una diminuzione nella coltivazione del Raboso Piave a favore di altre varietà internazionali che davano vini più morbidi e di maggior successo commerciale quali il Merlot e il Cabernet FRANC; ora però la Confraternita del Raboso Piave, creata nel 1996 su impulso di Cecchetto (che possiede la maggior estensione di vigneti di questa varietà), si sta impegnando strenuamente insieme ad altri produttori locali nella salvaguardia e promozione del vitigno. Oggi il Raboso Piave viene impiegato non solo per produrre vini di un intenso colore rosso marcatamente tannici, ma anche rosati, frizzanti e spumanti sia secchi che dolci. ... Sebbene i tannini possano essere aggressivi, enfatizzati dalla naturale alta acidità (elementi utili in piccole quantità in vari blend), moderne tecniche enologiche e di affinamento stanno dimostrando il reale potenziale di questa varietà. Ad esempio il “Gelsaia” di Cecchetto, un Vino dal corpo pieno che può essere invecchiato a lungo e che richiama nello stile l’ Amarone, presenta complessi sentori e aromi di frutti rossi maturi, liquore di cassis, mandorle e menta fresca; i suoi tannini sono decisi ma maturi e in buon equilibrio con il frutto e la freschezza del finale. |
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