Un litro o mezzo per il Vino |
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Basta 0,75. Allo spumante servono nuove bottiglie da 0,50 o un litro
Le nuove tendenze dei consumi, nonchè i vincoli sul bere a tavola, consigliano l'adozione di nuovi formati per non trovarsi con Vino non consumato. Per Giampietro Comolli si può partire col Prosecco oggi di tendenza. E per le nuove bottiglie propone di adottare il nome di un Re longobardoLa crisi dei consumi di Vino di alto pregio e valore, il neo proibizionismo di maniera visto che tutto si basa sulla quantità e non sulla formazione, informazione, cultura, controllo, sostegno, sviluppo, la necessità di ottimizzare anche fattori e costi di produzione, ma anche distribuzione e trasporti, mi ha fatto riflettere sulla bontà di mettere mano anche ai contenitori del Vino.
Non parlo di utilizzare materiali alternativi al vetro per i vini blasonati, ma di puntare sul "contenuto dei contenitori". Almeno per i vini spumanti perché non pensare alle bottiglie da mezzo litro e da un litro intero, eliminando la storica 0,750?
Credo che il formato con ridotta quantità vada in linea con le cene a 2 limitando veramente il consumo a soli due calici a testa; viceversa l'aumento al litro intero può soddisfare la famiglia numerosa e la cena con più amici in casa, ma anche nella mescita una bottiglia da 10 calici può essere più utile. In questo modo, soprattutto per i vini spumeggianti, non ci sono minime quantità da stoccare in frigo con la perdita della freschezza delle bollicine, oppure di dover aprire una nuova bottiglia normale per poi doverla ritappare per il giorno dopo, se va bene.
Se le aziende del vetro fossero disponibili e i produttori volessero provare, credo che il Prosecco Doc potrebbe avere il suo battesimo nel nuovo formato. E poi bisognerebbe subito trovare i nomi leggendari di questi nuovi contenitori, magari di qualche Re Padano o Longobardo!
di Giampietro Comolli |
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